Molle a gas: cosa sono, a cosa servono

Quando si parla di molle a gas, non è sempre facile comprendere né cosa siano, né quale sia la loro utilità.

In termini meccanici, le molle a gas possono essere descritte come cilindri a pressione, che vengono riempiti con olio e azoto durante la fase produttiva, all’interno delle quali scorre un sottogruppo composto da asta e pistone.

Il gas pressurizzato contenuto nelle molle a gas produce una forza assiale che viene esercitata sull’intero sistema composto da cilindro e asta, così da fare in modo che l’intero manufatto si comporti come una molla a compressione.

Tramite l’utilizzo delle molle a gas, la velocità dell’asta viene mantenuta in costante stato di controllo e garantisce un effetto ammortizzante aggiunto in direzione delle “fine corsa” di espansione dell’asta stessa.

In pratica, dunque, le molle a gas sono componenti meccanici progettati per generare una compensazione parziale o totale del peso delle parti in movimento.

Molle a gas: dove vengono utilizzate?

Le molle a gas possono trovare applicazione in diversi settori industriali e nei più svariati manufatti. Possono essere parte integrante di cofani di vetture, coperchi, ante, poiché il loro obiettivo è quello di mantenerli aperti e, al contempo, evitare che sbattano al momento della chiusura. Ecco dunque che un manufatto munito di molle a gas si chiude in modo più “dolce” e silenzioso, evitando inutili urti e sollecitazioni che potrebbero essere nocive, o addirittura distruttive per l’elemento.

Una delle caratteristiche che rendono le molle a gas così diffuse nelle applicazioni più diversificate risiede nella loro assoluta semplicità di installazione. Non solo: le molle a gas non hanno generalmente bisogno di alcuna manutenzione e gli avanzamenti tecnologici nella loro produzione le rendono oggi un componente esteticamente attraente che trova spazio su prodotti anche molto diversi tra loro, sempre a fronte di un eccellente rapporto qualità/prezzo.

In fase costruttiva, il sostegno della forza da parte delle molle a gas viene preventivamente definito, e garantisce al contempo una certa libertà di collocazione anche in spazi ridotti.

Le molle a gas sono conosciute anche con una serie di ulteriori denominazioni, non sempre corrette o esattamente identificative del prodotto: cilindri a molla, barre a gas, ammortizzatori a gas, strutture a molla, barre a molla, molle ad aria, cilindri a gas, perni a molla, pistoncini a molla e via discorrendo.

Molle a gas: ulteriori informazioni

Come accennato, le molle a gas sono dunque componenti meccaniche che utilizzano il gas azoto compresso per definire e muovere in modo preciso un’asta di precisione a sua volta collegata a un pistone, il tutto all’interno di cilindrici metallici chiusi. Il loro scopo consiste quindi nel porsi come meccanismo di supporto diretto durante operazioni di:

  • Apertura o chiusura
  • Sollevamento
  • Posizionamento
  • Abbassamento
  • Controbilanciamento

Esistono naturalmente diverse tipologie di molle a gas, a seconda della destinazione d’uso e del tipo di sollecitazione che dovranno sopportare. È dunque possibile individuare molle a gas con arresto in posizione o con pressione variabile, con corpo in acciaio inossidabile o semplice, con diverse lunghezze in termini di corsa, con possibilità di lunghezza estesa e con svariati intervalli di forza minima e massima e molteplici raccordi terminali.

Ciò che è importante sapere è che le molle a gas si differenziano anche in base alle loro dimensioni, che comunemente variano da un diametro d’asta di 6 millimetri fino a uno di 14 millimetri.

Ricordiamo infine le più comuni applicazioni delle molle a gas:

  • Sollevamento e abbassamento dei portelloni dei bagagliai delle vetture
  • Portelloni di accesso delle barche
  • Area di carico e scarico su arei, autobus e barche
  • Lucernari
  • Protezioni per macchine industriali
  • Porte di nastri trasportatori
  • Sedie da ufficio
  • Portelli, cassetti e stipetti di mobili
  • Pressione degli strumenti industriali (si tratta di molle a gas molto grandi, con un intervallo di forza che può raggiungere le 40 tonnellate)